Peugeot tornerà a Le Mans e nel Mondiale Endurance nel 2020

La casa del leone trionfò sul Circuit de la Sarthe, nel 1992-1993 e 2009

 

Sono passati dieci anni dall’ultima vittoria a Le Mans di Peugeot. Con un comunicato ufficiale Peugeot comunica il ritorno della casa del leone nel mondiale endurance e quindi anche a Le Mans, la gara di durata più famosa del mondo.
La svolta grazie al nuovo regolamento che introduce una nuova categoria di veicoli, la Hypercar, che andrà a sostituire la classe regina LMP1.
Anche se bisognerà attendere fino al 2020 per conoscere i dettagli del ritorno in pista, le dichiarazioni dei vertici di casa Peugeot fanno ben sperare tutti gli appassionati.

Jean Marc Finot, Direttore PSA Motorsport
“Sono molto entusiasta di impegnare i migliori talenti della mia squadra e sono fiducioso che dimostreranno ancora una volta la loro voglia di vincere anche questa nuova sfida.”

Jean Philippe Imparato, Direttore marchio Peugeot
“Il marchio Peugeot ha sempre posto la passione per il motorsport al centro della sua azione con molte vittorie in campionati leggendari. L’evoluzione del WEC oggi corrisponde alla transizione che stiamo vivendo con l’elettrificazione della nostra gamma e il lancio di prodotti elettrificati ad alte prestazioni, prefigurati dal Concept 508 Peugeot Sport Engineered e sviluppati da PSA Motorsport.”

In effetti, la classe regina LMP1 presto lascerà il posto al nuovo regolamento Hypercar del campionato, consentendo ai costruttori impegnati di ottenere grandi risparmi. Toyota e Aston Martin hanno già annunciato la loro partecipazione a questa nuova categoria di Hypercar e ora sono affiancati da Peugeot che vuole capitalizzare l’ascesa del gruppo PSA sull’elettrificazione della gamma dei suoi veicoli , che sarà presto disponibile sulla serie sportiva ibrida firmata Peugeot Sport.

Peugeot ha corso nel WEC tra il 2007 e il 2011 con la sua 908 HDi FAP diesel e prima di annullare la partecipazione al Mondiale Endurance 2012 ed è stata protagonista nel campionato sportprototipi con la Peugeot 905 tra il 1990 ed il 1992.
Nell’attesa di vedere i primi rendering e scoprire su quale vettura sarà basata la Hypercar Peugeot, riviviamo l’epopea nelle gare di durata attraverso i modelli che hanno fatto la storia. Chissà se dopo il record assoluto di velocità a Le Mans con un motore termico (405 km/h nel 1988), Peugeot non stupisca ancora con un nuovo record nell’era dell’elettrificazione…

 

PEUGEOT 905

La Peugeot 905 è una vettura da competizione costruita secondo il regolamento FIA Gruppo C e schierata dalla casa francese nel Campionato mondiale sportprototipi dal 1990 al 1992 e nella 24 Ore di Le Mans, entrambi vinti.

Sul finire degli anni ottanta, la FIA introduce dei nuovi regolamenti Gruppo C, in virtù dei quali una nuova classe di prototipi dotati di motore atmosferico di 3.500 cm³, dal peso minimo di 750 kg e senza vincoli di consumo, denominata Sport 3,5 litri va a sostituire al vertice del Campionato mondiale sportprototipi le potenti vetture di classe C1 spinte da propulsori senza vincoli riguardanti cilindrata e sovralimentazione, tranne che per il consumo di carburante. Nello stesso periodo, la Peugeot dopo aver conquistato campionati mondiali rally Gruppo B con la propria 205 T16 e dominato i rally-raid con la 405 T16, ormai orfana di queste discipline, alla ricerca di visibilità e di nuovi prestigiosi traguardi, guarda con molto interesse al mondo dell’endurance, infatti nel 1988 Jean Todt, direttore sportivo della Peugeot Talbot Sport annuncia il lancio del programma sportivo Peugeot 905, dopo diversi mesi passati dal reparto corse a progettare e realizzare i componenti tecnici, nel luglio del 1990 viene presenta sul Circuito di Magny Cours la Peugeot 905, il primo prototipo costruito appositamente per la nuova normativa tecnica. A pilotarla viene chiamato il veterano Jean-Pierre Jabouille, al quale successivamente viene affiancato un altro pilota esperto, Keke Rosberg.

Specifiche Tecniche
La 905 è spinta da un motore V10, l’angolo formato dalle due bancate è di 80°, la cilindrata è di 3.499 cm³, sviluppa una potenza massima a seconda delle evoluzioni e del suo impiego che va dai 620 CV per le gare di durata ai 680 CV (500 kW) a 12.500 giri/min per le gare sprint.

Il telaio della vettura è costituito da una monoscocca in fibra di carbonio realizzata in collaborazione con l’industria aeronautica francese Dassault Aviation.

Evoluzioni
1990: Peugeot 905 (Evo 1 – Lm):
1991: Peugeot 905 Evo 1 bis – Peugeot 905 Evo LM
1993: Peugeot 905 Evo 2

Risultati sportivi

1991
24h Le Mans: 1) Derek Warwick-Yannick Dalmask-Mark Blundell 3)Mauro Baldi-Philippe Alliot-Jean-Pierre Jabouille

1992
Campionato mondiale sportprototipi
Campionato piloti 1992: Yannick Dalmas e Derek Warwick
24h Le Mans: 1) Éric Hélary-Christophe Bouchut-Geoff Brabham 2)Thierry Boutsen-Yannick Dalmas-Teo Fabi 3) Philippe Alliot- Mauro Baldi-Jean-Pierre Jabouille

 

PEUGEOT 908 HDi FAP

La Peugeot 908 HDi FAP è una vettura Sport Prototipo da competizione, costruita dalla casa automobilistica francese secondo le norme ACO classe LM-P1 per gareggiare nella 24 Ore di Le Mans; ha partecipato al campionato Le Mans Series e ha preso parte occasionalmente ad alcune prove dell’American Le Mans Series.

 

Il 14 giugno 2005 Peugeot annunciò l’intenzione di ritirarsi a fine anno dal Campionato del mondo rally in cui gareggiava con la Peugeot 307 WRC, per intraprendere un nuovo programma sportivo avente come obiettivo la vittoria della 24 Ore di Le Mans con un prototipo spinto da un motore diesel. Si tratta della seconda vettura alimentata a gasolio realizzata appositamente per puntare alla vittoria assoluta della 24 Ore di Le Mans dopo la Audi R10 TDI.

Specifiche Tecniche
Il prototipo è mosso da un motore V12 turbodiesel denominato Hdi. Realizzato in lega leggera, ha una cilindrata di 5.500 cm³, le testate sono a quattro valvole per cilindro; è sovralimentato per mezzo di due turbocompressori Garrett.
Il telaio della vettura è una monoscocca realizzata in fibra di carbonio progettata dall’ingegnere italiano Paolo Catone, dello stesso materiale la carrozzeria, il peso della vettura si attesta sui 925 kg.

Risultati sportivi

2007
Campione piloti e costruttori LMS;
2º posto alla 24 Ore di Le Mans

2008
2º posto campionato LMS (piloti e costruttori);
2º e 3º posto alla 24 Ore di Le Mans

2009
2º posto alla 12 Ore di Sebring (ALMS)
1º posto alla 1000 km di Spa LMS
1º e 2º posto alla 24 Ore di Le Mans
1º e 2º posto alla Petit Le Mans di Road Atlanta (ALMS)

2010
Campione costruttori ILMC;
Campione piloti e costruttori LMS;
1º e 2º posto alla 12 Ore di Sebring (ALMS)
1º e 2º posto alla Petit Le Mans di Road Atlanta (ALMS)

Peugeot 908 Hybrid, non fu mai schierata in gara.

Nel settembre 2008, in occasione della 1000 km di Silverstone viene presentata la 908 HY si tratta di una versione ibrida del prototipo francese, il cui scopo è quello di sviluppare nelle competizioni la soluzione tecnica della propulsione endotermica accoppiata ad un propulsore elettrico, a cui molte case automobilistiche guardano con molto interesse per quanto riguarda la produzione di serie.
La vettura è dotata di un sistema di recupero dell’energia cinetica durante le fasi di frenata, del tutto simile al KERS di Formula 1, che aziona un motore elettrico da 60 kW (80 CV), l’energia prodotta alimenta 10 batterie composte da 600 celle agli ioni di litio.
La 908 Hybrid può così muoversi in modalità totalmente elettrica (ad esempio per percorrere la corsia box), con l’ausilio del solo motore V12 turbodiesel, oppure in modalità ibrida. In quest’ultima configurazione i vantaggi stanno in un’ulteriore spinta di 80 CV per circa 20 secondi quando richiesto (utile nei sorpassi), oppure nella diminuzione dei consumi di gasolio compresa tra il 3% ed il 5%.
Era stata studiata in previsione di aperture regolamentari che permettessero di gareggiare a vetture dotate di propulsione ibrida, cosa poi consentita a partire dal 2009 tuttavia senza la possibilità di raccogliere punti validi per la classifica del campionato, perciò non fu mai schierata in gara.

 

PEUGEOT 908

La Peugeot 908 è una vettura Sport Prototipo da competizione, costruita dalla casa automobilistica francese Peugeot secondo le norme ACO classe LM-P1 per gareggiare nel 2011 nel campionato Intercontinental Le Mans Cup e alla 24 Ore di Le Mans.

 

È stata progettata dalla Peugeot Sport per sostituire nelle competizioni endurance la precedente Peugeot 908 HDi FAP di cui mantiene quasi lo stesso nome per motivi di marketing.
Il 18 gennaio 2012 con un comunicato stampa la Peugeot annunciò inaspettatamente il proprio ritiro dalle competizioni endurance a causa di problemi economici e dichiarando di voler concentrare le proprie risorse sul lancio di modelli stradali che in quel periodo erano in procinto di debuttare sul mercato.

Specifiche Tecniche
Il prototipo è mosso da un motore V8 turbodiesel denominato HDi, di 3.700 cm³, quattro valvole per cilindro, in grado di sviluppare circa 550 CV di potenza. In base al regolamento, questa unità è dotata di due flange da 33,5 mm poste sui collettori di aspirazione e di due valvole pop-off che agiscono sui due turbocompressori Garrett con una pressione massima di 3,00 bar, questo al fine di limitare la potenza massima mediante la limitazione della quantità d’aria necessaria alla combustione interna.
Il telaio della vettura è una monoscocca realizzata in fibra di carbonio, dello stesso materiale la carrozzeria, il peso della vettura è di 900 kg.

Risultati sportivi
2011
Campione costruttori ILMC;
2º, 3°e 4º posto alla 24 Ore di Le Mans

 

WM P88

Oltre alle vetture private sono state molte le partecipazioni di team privati in gare endurance ed a Le Mans con vetture Peugeot.
Una storia particolare che merita di essere ricordata è quella della WM P88.

 

WM P88 motorizzata Peugeot Le Mans 1988

WM P88 motorizzata Peugeot Le Mans 1988

Il 1988 è l’anno magico per la Peugeot 405. La nuova berlina di Sochaux è infatti eletta “Auto dell’Anno” conquistando il più ambito dei trofei che ha premiato la nuova nata della casa del Leone che si è fatta conoscere anche per i grandissimi successi nel motorsport.

A gennaio l’esordio della versione Grand Raid alla Parigi-Dakar. Il nuovo “Leone del Deserto” fermato dall’incredibile vicenda del furto a Bamako (quando la 405 fu rubata in piena notte al bivacco in mezzo al deserto), vincerà la sua prima gara in aprile al Rally di Tunisia, e poi sbancherà alla Pikes Peak.

L’88 registra anche un altro “405”. L’11 giugno di 30 anni fa, all’inizio della settimana della 24 Ore di Le Mans, Roger Dorchy supera sul rettilineo di Hunaudieres la barriera dei 400 chilometri orari.

Quel record, esattamente 405 km/h, è il frutto della passione e di un lavoro di due tecnici Peugeot, Gérad Welter (recentemente scomparso) e Michel Meunier, che sotto le insegne della WM hanno perseguito il loro sogno alla 24 Ore, seguito con un occhio benevolo dalla Casa.

Dal 1976 al 1989 la WM è regolarmente in gara nella classicissima, con Welter e Meunier concentrati su quel sogno della prestazione assoluta. Il progetto 400 prende il via nel maggio del 1987, quando la più recente WM, un capolavoro di aerodinamica, con Francois Migault a volante, raggiunge sul tratto tra Saint Quentin e Laon della nuova autostrada Calais-Reims, non ancora aperta al traffico, 416 km/h.

È il via libera per la WM P88 che segnerà l’exploit alla 24 Ore dell’anno seguente. Aerodinamica e un “cuore” Peugeot, il V6 PRV, dotato di due turbocompressori e capace di 600 CV, sono gli ingredienti dei 405 km/h, che resterà in assoluto la massima velocità registrata a Le Mans dove, per evitare “decolli”, verranno poi introdotte le chicane sul lungo rettilineo delle Hunaudieres!