Cento anni fa, la Targa Florio non rappresentò l’unico acuto della casa del leone nel motorsport. Howard Wilcox, vinse la 500 Miglia di Indianapolis nel 1919.

 

Il pilota americano fu l’unico pilota a partecipare a ciascuna delle prime undici edizioni della 500 miglia, finendo nella top ten quattro volte e vincendo la gara del 1919 con una Peugeot impiegando 5 ore 40 minuti e 42 secondi ad effettuare 200 giri del più famoso ovale americano.

Peugeot non era nuova alle vittorie sull’asfalto di Indianapolis. La Casa francese aveva già vinto la Indy 500 nel 1913 (prima vittoria di un marchio europeo) grazie a Jules Goux e alla Peugeot L76, con motore 4 cilindri da 7,3 litri (prima auto al mondo dotata di motore con doppio albero a camme in testa).
Nel 1915 il pilota anglo/italiano Dario Resta aveva ottenuto il secondo posto iscritto da “Peugeot Auto Import Co.”, mentre nel 1916 ottenne il primo posto assoluto a bordo della Peugeot L45 della squadra ufficiale “Peugeot Auto Racing Co.”
Quella del 1916 fu un’edizione particolare della gara, l’ultima prima di uno stop di tre anni a causa della guerra oltre l’Atlantico, l’unica in tutta la storia della competizione a disputarsi sulla distanza dei 120 giri, pari a 300 miglia (non le solite 500), con sole 21 auto al via, e 11 al traguardo.

Nel 1919, al termine della guerra sarà la squadra “Indianapolis Speedway Team Co.” ad iscrivere le due Peugeot L45 “emigrate” negli Stati Uniti cinque anni prima, ottenendo la vittoria con Howard Wilcox ed il terzo posto con Jules Goux.

La L45 rimanda a un’epoca felice per PEUGEOT negli Stati Uniti, dove ha vinto tre volte la 500 Miglia di Indianapolis, sulla seconda pista automobilistica più antica al mondo. La L45 (45 sta per 4,5 litri) è subentrata alla L76 creata nel 1912 da una squadra di giovani piloti audaci: i « Charlatans » che fino al 1919 realizzarono una serie di vetture che avrebbe segnato una nuova era nella progettazione dei motori da corsa.
La L76 fu la prima automobile al mondo ad associare un motore 4 cilindri, a 4 valvole per cilindro, a un doppio albero a camme in testa, facendone la prima auto da corsa moderna in grado di raggiungere i 190 km/h!
Al volante delle prime PEUGEOT da corsa – le L76, L57, L3 e L45-, i « Charlatans » hanno ottenuto successi sui circuiti e nelle gare di tutto il mondo.
I nomi dei piloti Georges BOILLOT, Jules GOUX e del milanese Paolo ZUCCARELLI e dell’ingegnere Ernest HENRY sono ancora sinonimo di innovazione e di audacia.
Questa epopea americana ha coinciso con l’inizio di una serie di vittorie eccezionali delle squadre PEUGEOT SPORT negli Stati Uniti: Ari Vatanen nel 1988 e Robby Unser nel 1989 hanno vinto la mitica gara in salita di Pikes Peak con la PEUGEOT 405 T16 e Sébastien Loeb ha polverizzato il record di questa corsa in soli 8’13’’878 sui 20 chilometri che portano fino alla vetta nel 2013 al volante della PEUGEOT 208 T16 Pikes Peak.